Il Belluno Volley ha raccolto buonissimi risultati nell’ultima annata a livello giovanile. Basti pensare al quinto posto ottenuto dall’Under 15 in ambito veneto, mentre l’Under 14 è arrivata a un soffio dalla fase regionale. Merito di ragazzi encomiabili, capaci di andare oltre ogni aspettativa. E merito anche di chi li ha guidati: Simone Donadel. Coach “Gigio” è confermatissimo nello staff del vivaio e allenerà due selezioni: Under 15 e 17.
PRESO LE MISURE – «Sono pieno di entusiasmo – afferma il tecnico -. Ora che i ragazzi hanno “preso le misure”, mi aspetto ulteriori miglioramenti. Ma se l’Under 17 è una selezione più rodata, con l’Under 15 sarà necessario lavorare duramente per raggiungere buoni livelli. In generale, non va mai dimenticato che i risultati in partita arrivano solo e soltanto attraverso l’impegno in palestra, durante la settimana».
INSEGNAMENTO – La scorsa stagione ha lasciato tante soddisfazioni. E un insegnamento: «Abbiamo capito che non dobbiamo mai arrenderci e nemmeno pensare di non essere all’altezza. Sì, è stato condotto un bel percorso, però vogliamo crescere ancora». In che modo? Donadel non ha dubbi: «Attraverso la tecnica. Nella prossima stagione il nostro focus sarà rivolto soprattutto su questa sfera».
EDUCATORE – Un allenatore del settore giovanile è anche e inevitabilmente un educatore: «Serve pazienza, perché i risultati e i miglioramenti non arrivano subito. In più, la pallavolo è uno sport piuttosto difficile da praticare. Chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina, deve imparare tanti aspetti. Ma, lavorando sodo, si possono raggiungere obiettivi importanti: ciò che conta è non perdere mai la voglia di migliorarsi. E comunque, mi ritengo fortunato perché ho sempre avuto a disposizione dei ragazzini volenterosi».
FONTI DI ISPIRAZIONE – Avere una prima squadra nella terza serie, inoltre, non è un aspetto irrilevante: «Al contrario, i giovani del vivaio vedono negli atleti di Serie A3 degli esempi a cui ispirarsi – conclude Donadel -. E capiscono che la fatica e i sacrifici, un domani, li possono portare a compiere il salto di qualità». Donadel e i suoi ragazzi sono pronti a ripartire. Con lo stesso obiettivo di un anno fa: stupire.